Lo scarico fumi è un fattore da non sottovalutare in fase di installazione di un nuovo impianto di riscaldamento. Conoscere ciò che impone la legge, è estremamente necessario per avere uno scarico fumi che rispetti la normativa vigente.
La normativa vigente in materia di scarico fumi è regolata dalla legge n. 90/2013, entrata in vigore il 4 agosto dello stesso anno. La legge ha stabilito precise disposizioni riguardo l’evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti termici.
Le caldaie a basamento prendono il proprio nome dalla tipologia di installazione che prevede una collocazione a pavimento e, solitamente, sono più ingombranti rispetto alle tradizionali caldaie murali.
Esistono molteplici tipologie di caldaie a basamento: quelle per il riscaldamento di tutta la casa o nella versione combinata per la produzione di acqua calda sanitaria con bollitore, per mantenere l’acqua ad una temperatura sempre costante. Questa tipologia di caldaia è adatta principalmente per il riscaldamento condominiale, per grandi abitazioni e per chi possiede un locale apposito per caldaie.
La stufa in ghisa, come suggerisce il nome, è un prodotto realizzato in ghisa ed è comunemente utilizzata come sistema di riscaldamento domestico. Questa tipologia di stufa riscalda per irraggiamento, accumulando il calore nelle pareti del rivestimento per poi rilasciarlo gradualmente nell’ambiente di installazione.
Generalmente la stufa in ghisa prevede un’alimentazione a legna e, per produrre riscaldamento, utilizza l’energia termica prodotta dalla reazione di combustione che avviene al suo interno in una camera chiusa ermeticamente.
Tra le tipologie di caldaia troviamo le caldaie murali e le caldaie a basamento che si differenziano in base alla disposizione. Le caldaie murali prevedono un’installazione a parete e possono essere collocate all’interno di nicchie nel muro o in locali caldaia, le caldaie a basamento, invece, si posizionano direttamente sul suolo.
Le caldaie murali sono caratterizzate da compattezza e facilità di installazione: per questo motivo sono la soluzione ideale per appartamenti e in generale per il riscaldamento di piccole superfici. In più, si adattano perfettamente agli ambienti di installazione se collocate all’interno dell’abitazione, ad esempio in cucina o in bagno.
La manutenzione della caldaia è un’attività che va fatta in maniera piuttosto regolare. Nonostante la tecnologia a condensazione sia all’avanguardia rispetto ai modelli di caldaia tradizionali non è detto che non possano verificarsi problemi nel suo funzionamento, soprattutto in seguito ad una lunga fase di risposo a cui sono destinati tutti i sistemi riscaldamento durante la stagione estiva.
L’abbassamento delle temperature quindi fa sorgere il problema della manutenzione della caldaia, necessaria per verificare che il proprio impianto di riscaldamento sia correttamente funzionante.
La stufa a legna è molto utilizzata per il riscaldamento domestico e, sempre più spesso, preferita ai tradizionali ed antiestetici termosifoni. I modelli di stufa a legna di ultima generazione, grazie alle dimensioni ridotte e alla crescente attenzione all’estetica, consentono una perfetta ambientazione in ogni contesto, diventando dei veri e propri componenti di arredo.
Alcuni brand offrono addirittura la possibilità di personalizzare al massimo la stufa, aggiungendo complementi come librerie, porta legna o contenitori. Ad oggi sul mercato è facile trovare stufe a legna con rivestimenti in maiolica decorata o in pietra naturale con diverse forme e colori.
La caldaia è ad oggi il sistema più utilizzato per il riscaldamento domestico, specialmente quelle murali e compatte, che risolvono spesso problemi di spazio all’interno delle abitazioni. Le caldaie si distinguono in due tipologie fondamentali:
Il termine “camera” si riferisce alla camera di combustione cioè ad un vano che si trova tra bruciatore e scambiatore, in cui avviene l’incontro del gas proveniente dal bruciatore con l’aria comburente (mediante la quale avviene la combustione) e in cui nasce la fiamma che da inizio al riscaldamento.
La termostufa a pellet è un generatore di calore, molto simile ad una stufa a pellet ma con delle differenze sostanziali nel funzionamento. Esteticamente è più vicina ad una stufa ma tecnicamente è più corretto assimilarla ad una caldaia perché è in grado di riscaldare l’ambiente ma anche di produrre acqua calda sanitaria.
Sul mercato ne esistono svariati modelli che si differenziano sia dal punto di vista estetico che tecnologico, nonché economico. In questo articolo vedremo nello specifico i principi di funzionamento di una termostufa a pellet e che tipi di benefici è in grado di assicurare se scelta per il riscaldamento della propria abitazione.
Scegliere una delle nuove tecnologie attualmente in vendita sul mercato è il primo passo per avere un impianto di riscaldamento efficiente e per risparmiare sul costo della bolletta. Tra queste, le più performanti sono sicuramente la pompa di calore e la caldaia a condensazione.
In questo articolo vi aiuteremo a capire i pro e i contro di ciascuna per permettervi di scegliere la tecnologia più adatta alle vostre reali esigenze.
La stufa a pellet si distingue dalle tradizionali stufe a legna, oltre che per il tipo di combustibile utilizzato, per la praticità di utilizzo. È possibile programmare l’accensione e lo spegnimento della stufa, la regolazione della quantità di calore e la diffusione nell’ambiente utilizzando semplicemente un pratico telecomando.
Più di 1 milione di famiglie hanno scelto di riscaldare le proprie abitazioni con stufe a pellet, apparecchi termici che utilizzano il pellet come fonte di energia rinnovabile. Risultato: un significativo risparmio sui costi energetici familiari e un notevole contributo alla tutela dell’ambiente.